Il Libano ha vissuto per 16 anni di guerra civile : dal 1972 al 1988.

La Congregazione delle suore Francescane Missionarie del  S. Cuore è giunta in Libano richiesta dal padre carmelitano P. Agostino Chidiac. Conoscendo la Congregazione, chiese ai superiori di se potessero inviare delle suore per aprire una missione in un territorio per aiutare la gente bisognosa di tutto.

C’era urgente bisogno di una presenza religiosa.

Così nel 1988 furono inviate due suore. Il vescovo di Tripoli, diede l’assenso e, con l’aiuto dei padri carmelitani scelsero un paesino molto povero. Questo  villaggio, Menjez- Akkar al nord del Libano, al confine con la Siria, era stato completamente bruciato e la gente si era rifugiata nella vicina Siria.

Qui, le due suore trovarono rifugio in casette abbandonate dai proprietari; nel tempo invernale la pioggia penetrava da tutte le parti e, qui, in questa dimora e vi sono rimaste per 6 anni.

Iniziarono la scuola con 15 bambini;  presero quindi possesso di un’altra casetta inabitata;  i proprietari erano andati ad abitare in città.

Così presero sviluppo le attività dell’insegnamento, dell’animazione per la promozione umana e sociale, dell’evangelizzazione e la cura dei malati.

I primi anni sono stati vissuti con non poche difficoltà e, il solo sostegno erano i padri carmelitani: le suore percepivano l’apprezzamento della gente e offrivano quello che potevano e soprattutto la loro affezione.

La presenza  ha fatto capire le urgenze di questa popolazione così una sorella ci raggiunse per occuparsi delle giovani donne e insegnare loro gli elementi di base di taglio e cucito e altre attività femminili.

Considerato che nel territorio non esisteva nessun centro sanitario, fu richiesta la presenza di una suora infermiera che raggiunse il gruppo nel 1989.

Si avviarono le pratiche per avere l’autorizzazione necessario per aprire un dispensario.

Con queste necessità a favore della popolazione e, l’adattamento delle sorelle a operare nella precarietà, si presentò  l’urgenza di strutture accoglienti e rispondenti alle attività a favore della promozione del territorio.

Le sorelle, sostenute dalle autorità competenti e dai superiori della Congregazione, prepararono le documentazione necessaria da presentare a organismi per costruire la scuola, il dispensario e l’abitazione per la comunità.

Oggi possiamo ammirare la bella suola che accoglie alunni per la scuola  regolare e anche sezioni per ritardati mentali con lo scopo di sviluppare la loro capacità di autonomia, e le soddisfazioni non mancano!!

Trovandosi la missione alla frontiera Nord con la Siria,  la popolazione e noi tutti ne sentiamo le conseguenze: ci auguriamo che prevalga il buon senso , che la nazione Siriana possa godere presto della pace e noi pure continuare l’opera e le attività che la gente apprezza,  con l’amore e la disponibilità tipica del nostro carisma francescano. 

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