​​Tambobamba 06 de Julio 2020 Sor Emellinda, reciba un saludo fraterno de Paz y Bien, primero que nada le pido mil disculpa por no haber escrito antes, pero el tiempo vuela y tenemos mucha demanda de necesidades en el pueblo, sobre todo de las familias de los niños y de nuestros ancianos, ahora le escribo y le pongo al día de todas las actividades que estamos llevando a cabo con los niños y así usted puede dar información a nuestros bienhechores o padrinos.
En el pueblo hasta ahora gracia a Dios no tenemos ningún caso de COVID 19, pero la situación en Perú es muy preocupante con este virus, ya llevamos más de diez mil muertos por esta causa y muchos infectados a nivel nacional y cada día más pobreza y hambre, ya que su fuente laboral y entrada era diaria y con esta cuarentena y restricciones la gente no tienen entradas económicas y están regresando a sus tierras para trabajarla y tener que comer.
En el mes de mayo a fines hemos comenzado a visitar a los niños en sus comunidades lo que significa un día completo por comunidad, para ver cómo se encontraban y en qué condiciones estudiaban y como estaba su alimentación, con estas visitas nos hemos dado cuenta y hemos constatado personalmente en las condiciones que estaban, sobre todo con respecto a su alimentación y estudios. Primero, debían caminar entre dos a tres hora para subir a un cerro donde había señal para escuchar sus clases y después retornar a sus comunidades, pero no había ningún adulto que le explicara la clase del día,  lo cual desde mi mirada es algo que no debemos permitir; segundo, los días que no subían al cerro debían ir con sus padres a las chacra a voltear la tierra o cosechar la papa o realizar el chuño, o preparar adobe, o ir con sus ovejas a pastear todo el día,   lo que significa para los niños estar desde las cinco de la mañana hasta largas horas de la tarde, sin estudiar   ni realizar tareas, y que decir de su alimentación, todo el día comiendo unas papas hervida o su chuño. En todas estas visitas le hemos llevado víveres sobre todo leche y avena para el desayuno de los niños, y en algunas ocasiones hemos llevado colchones y frazadas para que duerman más calentitos. Frente a esta realidad hemos decidido a pesar de las restricciones traer un grupo de 20 niños al internado para que estudien y tengan su alimentación que corresponde, nos referimos a los más necesitados de los 80 que normalmente tenemos. Pero ya en agosto pensamos llegar a 40.
Primera semana de junio los fui a buscar con la camioneta a sus diferentes comunidades lo que me llevo una semana, ellos estarán ahora hasta el 17 de julio, retornaran a sus comunidades por una semana y nuevamente volverán la última semana de julio para quedar hasta fines de agosto sin retornar a sus comunidades. Aquí le adjunto algunas fotos de las diferentes visitas que he realizado. Desde ya muchas gracias por su comprensión y espero responder a su interés de saber cómo está la situación de nuestros niños del internado.

​ Sor Mirta Duarte

Traduzione:

Sorella Emellina,
ricevi un saluto fraterno di Paz y Bien.
Prima di tutto mi scuso per non aver scritto prima, ma il tempo vola e siamo molto richieste dai bisogni in città, specialmente dalle famiglie dei bambini e dei nostri anziani. Ora posso scrivere per informarvi su tutte le attività che stiamo svolgendo con i bambini così potete offrire informazioni ai nostri benefattori o padrini.
In città, fino ad ora, grazie a Dio, non abbiamo nessun caso di COVID 19, ma la situazione in Perù è molto preoccupante per questo virus, abbiamo già avuto più di diecimila morti e molti contagiati  a livello nazionale e ogni giorno più povertà e fame, poiché la loro fonte di lavoro e di reddito era quotidiana e con questa quarantena e le restrizioni le persone non hanno entrate economiche e stanno tornando nelle loro terre per lavorare e avere qualcosa da mangiare.
Alla fine del mese di maggio abbiamo iniziato a visitare i bambini nelle loro comunità, il che significa un giorno intero per comunità, per vedere come erano e in quali condizioni hanno studiato e come era la loro dieta.
Con queste visite abbiamo verificato personalmente le condizioni in cui si trovavano, soprattutto per quanto riguarda la dieta e gli studi. In primo luogo, abbiamo dovuto camminare tra le due o le tre ore per scalare una collina dove c’era un segnale per ascoltare le loro lezioni e poi tornare alle loro comunità. Purtroppo non c’era nessun adulto che spiegasse la lezione del giorno, che dal mio punto di vista è qualcosa che non dobbiamo permettere. Nei giorni in cui non c’era l’incontro scuola  i bambini dovevano andare con i genitori nei campi per lavorare la terra o raccogliere le patate o fare il chuño, o preparare adobe, o andare con le loro pecore a pascolare tutto il giorno. I bambini rimangono così dalle cinque del mattino fino alle lunghe ore del pomeriggio, senza studiare o fare i compiti, e cosa dire del loro cibo, mangiando tutto il giorno alcune patate bollite o il loro chuño.
In tutte queste visite abbiamo portato cibo, in particolare latte e farina d’avena per la colazione dei bambini, e in alcune occasioni abbiamo portato materassi e coperte per farli dormire più caldi. Di fronte a questa realtà, abbiamo deciso, nonostante le restrizioni, di portare un gruppo di 20 bambini in collegio in modo che possano studiare e avere il loro cibo adeguato.
Ci riferiamo ai più bisognosi che normalmente abbiamo.
Ma già ad agosto prevediamo di raggiungerne 40.
La prima settimana di giugno sono andata a prenderli nelle loro diverse comunità con il furgone, ora rimarranno fino al 17 luglio, torneranno nelle loro comunità per una settimana e torneranno di nuovo l’ultima settimana di luglio per rimanere fino alla fine  di agosto senza tornare alle loro comunità.
 Qui allego alcune foto delle diverse visite che ho effettuato. Grazie in anticipo per la tua comprensione e spero di poter rispondere al tuo interesse a conoscere la situazione dei bambini del nostro collegio.

Sorella Mirta Duarte